Una stella da mangiare

La foto, su sfondo nero, è suggestiva: mostra Proxima Centauri – una nana rossa, la stella più vicina al Sole,a 4,2 anni-luce di distanza da noi – fotografata dal telescopio orbitante James Webb. L’ha postata su Twitter il 31 luglio Étienne Klein, pluripremiato fisico francese, direttore del Laboratoire des Recherches sur les Sciences de la Matière. Con questo commento: «Questo livello di dettaglio… Un nuovo mondo si svela giorno dopo giorno».

La foto è stata rilanciata migliaia di volte su Twitter. Peccato, però, che non ritraesse un astro, ma… una fetta di salame spagnolo, il chorizo.
Lo ha rivelato lo stesso Klein il 3 agosto, con un nuovo tweet: “Mi scuso con quanti possono essere rimasti scioccati dalla mia bufala, che non aveva nulla di originale. Voleva semplicemente esortare alla cautela quando si vedono immagini che sembrano eloquenti di per sé”.
Lo scienziato ha poi spiegato, nei commenti, che “quando è l’ora dell’aperitivo, le distorsioni cognitive sembrano avere un momento di gloria… Quindi state attenti. Secondo la cosmologia contemporanea, nessun oggetto appartenente ai salumi spagnoli esiste da nessuna parte tranne che sulla Terra. Impariamo a diffidare tanto delle argomentazioni dell’autorità quanto dell’eloquenza spontanea di certe immagini”. Insomma, uno sberleffo a quanti guardano le foto su Internet… con le fette di salame sugli occhi, senza spirito critico. E a quanti rinunciano a vedere le cose come sono facendosi abbindolare da un nome carismatico.

Etienne Klein

Dunque, un tipico scherzo pedagogico, come molti di quelli raccontati dal “Pollo di Marconi“. Lo scienziato, infatti, si è voluto prendere gioco dei facili entusiasmi innescati dalle immagini del telescopio James Webb, che ad ogni fotografia astronomica fa gridare al miracolo: “Se non avessi detto che era una foto di quel telescopio, non avrebbe avuto tanto successo” ha commentato Klein intervistato da Le Point. “Alcuni hanno capito subito lo scherzo, ma ci sono voluti due tweet per chiarire come stavano le cose. Sui social network le fake news hanno sempre più successo delle notizie vere”.  Difficile dargli torto.

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